Ultima modifica: 14 Novembre 2019

In Marcia con 3P

foto marciaBAGHERIA (PALERMO) – Si è conclusa oggi la settimana di manifestazioni in memoria di don Pino Puglisi con la marcia “In marcia con 3 p” organizzata dalla scuola primaria del’I.C.T.Aiello plesso Puglisi. Al corteo, che si è snodato per alcune vie di Bagheria, hanno partecipato le scuole e gli istituti superiori della Città con una numerosissima presenza di alunni, docenti e privati cittadini. Tra loro anche don Francesco Michele Stabile in rappresentanza della parrocchia “San Giovanni Bosco”, e ancora rappresentanti del centro accoglienza Padre Nostro, le Forze dell’Ordine l’assessore Massimo Mineo oltre al Sindaco Lo Meo, che ha raggiunto il corteo a Palazzo Butera per l’amministrazione comunale di Bagheria.

Il preside dell’I.C.T.Aiello, Sergio Picciurro, soddisfatto per l’ottima riuscita della manifestazione, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di queste magnifiche giornate per ricordare don Pino Puglisi con tanta gioia e serenità, e per usare una frase che don Puglisi usava spesso dire “…con quasi niente abbiamo realizzato quasi tutto…”. Il corteo, arrivato a Palazzo Butera, ha visto la partecipazione del giudice del Tribunale di Palermo, Michele Ruvolo, del coordinatore della fondazione Rocco Chinnici, Giovanni Chinnici, di padre Francesco Michele Stabile, della presidente del Centro accoglienza Padre Nostro, Ivana Mannone, fondato da padre Puglisi, dell’Ispettore della Polizia di Stato di Bagheria, Domenico Barone e di tanti altri.

Padre Francesco Stabile, particolarmente soddisfatto e commosso per la manifestazione, ha ricordato padre Puglisi, un uomo di grande carisma e una importante figura che credeva molto nei giovani. Il sindaco Lo Meo ha ringraziato tutti per la numerosa partecipazione ritenendo “la manifestazione di oggi una bella giornata di festa”. “La mafia va combattuta su vari fronti ma soprattutto con la cultura” ha detto l’ispettore Barone. L’avvocato Chinnici ha augurato a tutti e soprattutto ai ragazzi presenti di tenere pulita la nostra terra come se fosse la casa di ognuno di noi. Ha consigliato ai ragazzi di continuare a studiare il giudice Ruvolo “perché come diceva Padre Puglisi ai ragazzi di Brancaccio, con la cultura e con lo studio si può contrastare la mafia”.

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